Luca ha cambiato colore
Il mio amico Luca, un giorno ha cambiato colore. Non sapevo bene come, ma non era più lo stesso.
A volte si arrabbia moltissimo per cose da niente.
Altre volte non gli importava più di niente.
Nemmeno delle sue amate figurine.
Altre volte ancora faceva lo spavaldo perfino coi prof!
Luca! Una cosa mai vista!
Una mattina l’ho incontrato mentre era fuori dalla
scuola col suo papà e non ce l’ho più fatta a stare zitta.
La mia mamma mi ha dato un pizzicotto, come fa
quando dico qualcosa che non si deve dire
(il che capita abbastanza spesso).
Al posto di Luca ha risposto il suo papà, ma io me ne accorgo subito quando la gente non dice la verità, e anche Luca mi sa, perché ha abbassato lo sguardo ed è diventato ancora più rosso.
Poi noi due siamo andati a giocare, mentre mia mamma parlava col papà di Luca, e a loro si è aggiunta anche la maestra. Sono rimasti lì un bel po’.
Il giorno dopo Luca è arrivato a scuola con gli occhi gonfi, si vedeva che aveva pianto un sacco. Però all’intervallo mi ha parlato, come non faceva da tanto. Ha detto che la sua mamma ha questa malattia molto brutta dal nome difficile. Gli veniva ancora da piangere, ma ho notato che era un po’ meno rosso di prima.
Oggi sono andata a trovare Luca. Certo, la situazione è sempre difficile, ma almeno è tornato del suo colore, e io ho di nuovo il mio amico, gentile e un po’ timido proprio come prima. Anzi è ancora più in gamba: ha imparato a lavare i piatti e a fare la pasta al pomodoro per aiutare il suo papà, e l’ha insegnato anche a me. Beh, non so se poi lo farò, non vorrei che ai miei gli venisse un colpo!
Capita a volte, purtroppo, che qualcuno in casa si ammali: un genitore, un nonno, un fratello, per un tempo breve oppure più lungo.
Quando succede non sono solo i malati a star male, ma anche i bambini e le bambine che si trovano a vivere una situazione a cui non sono preparati, che li spaventa e che può cambiare il modo di vivere la loro quotidianità.
Ma non bisogna avere paura, non si è soli! Ci sono persone il cui lavoro è aiutarli, ci sono gli insegnanti, che li conoscono bene e si accorgeranno se qualcosa non va, e poi ci sono gli amici e i compagni, che sono sempre la miglior medicina per tornare a essere quelli di sempre!